| I giovani BLASTEMAEmiliani, nascono nel 1998 su iniziativa del cantante Matteo Casadei e del chitarrista Alberto Nanni, compagni di scuola. Trovata l’adeguata sezione ritmica (Luca Marchi al basso, Daniele Gambi dietro piatti e tamburi) si mettono al lavoro per definire una cifra stilistica originale nell’ambito dell’amato indie rock. “Lo stato in cui sono nato” è il loro album d’esordio, pubblicato su Le Nuvole, storica etichetta fondata da Fabrizio De Andrè e Dori Grezzi. Al Festival hanno presentato “Dietro l’intima ragione” IRENE GHIOTTONata 28 anni fa a Montecchio Maggiore (Vicenza), studia canto jazz e pianoforte. Tanta gavetta con diverse cover band (i suoi Pensierozero transitano pure con discreto successo a Sanremoweb), poi la carriera solista. L’anno scorso prende parte ad Area Sanremo, vince le selezioni, entra di diritto in gara. Ha già pronto un EP di sei brani prodotto da Carlo Carcano. Coltiva ispirazioni nobili e assortite, dai Beatles a Bjork, sino a Sia e ai Dirty Projectors. Al Festival ha presentato “Baciami? ” IL CILEAretino, 31 anni, si chiama Lorenzo Cilembrini ma in arte il nome si contrae, anche perché il Cile suona bene. Viene dal punk, ama i Nirvana e gli Smashing Pumpkins ma non disdegna la palestra del cantautorato italiano, Fabrizio De André e Franco Battiato su tutti. Ha già pubblicato un album, “Siamo morti a vent’anni”, trainato da un singolo forte (“Cemento armato”) e si è fatto notare anche dal vivo, partecipando tra l’altro all’Heineken Jammin’Festival. Al Festival ha presentato “Le parole non servono più” ANTONIO MAGGIOVentisette anni, è nato a San Pietro Vernotico (Brindisi). La sua faccia, la sua voce, le sue capacità mimiche le esibisce in tv, nella prima edizione italiana di “X Factor”, nel 2008. Il suo gruppo, gli Aram Quartet, precedono Giusy Ferreri. Il quartetto si scioglie nel 2010, dopo un album. Lui riparte da solista, un po’ cantautore, un po’ incursore elettro-pop dalla vocazione rétro. In questa chiave pubblica il primo album da titolare: “Nonostante tutto”. Al Festival ha presentato “Mi servirebbe sapere” ANDREA NARDINOCCHIVentisette anni, bolognese, si fa le ossa alla School Academy della città, poi al Conservatorio jazz. Si autodefinisce un “mutante”. Invece degli strumenti tradizionali, usa i computer e le nuove tecnologie: beatbox, loopstation, launchpad, autocampionamento vocale. Fa convivere melodia, elettronica, soul, rap. Con il singolo “Un posto per me” fa subito boom. Ora pubblica l’album “Il momento perfetto”: 12 canzoni, compresi i duetti con Marracash e Danti. Al Festival ha presentato “Storia impossibile”. ILARIA PORCEDDUProviene da Asemini (Cagliari), ha 25 anni e pure lei vive l’esperienza del talent show: nel 2008 è nel primissimo X Factor dove, con la squadra di Mara Maionchi, accede alla semifinale. Pubblica il primo disco “Suono naturale” e apre i concerti di Ron e Gino Paoli. Lavora a teatro, è nel cast di “Il pianeta proibito” e “Alice — Il musical”, scrive le musiche di uno spettacolo teatrale (“Lisa”). In rampa di lancio c’è il suo secondo album di inediti, “In equilibrio”. Al Festival hapresentato “In equilibrio”. RENZO RUBINOVentiquattro anni, pugliese di Martina Franca (Taranto). Ama la musica classica (predilige Chopin) e l’opera lirica (la sua canzone all’Ariston prevede la partecipazione del tenore Matteo Falcier), ha fatto la gavetta nei night club, arriva dall’accademia di Area Sanremo. Il brano di cui è coautore racconta una storia gay, quella autobiografica di un ragazzo che lascia la famiglia per amore di un coetaneo. Intanto Renzo annuncia il primo album. Si intitola “Poppins”. Al Festival ha presentato “Il postino (amami uomo) ” PAOLO SIMONIHa 28 anni, è ferrarese di Comacchio, ha studiato batteria, tastiere, chitarra, sassofono, canto jazz. Sperimenta la sua via al cantautorato e pubblica il primo disco, “Mala tempora”, nel 1997 (rientrerà tra i finalisti delle Targhe Tenco). Apre il concerto di Ligabue a San Siro. Comincia a crederci di più: nel 2012 pubblica il secondo album “Ci voglio ridere su” dove Lucio Dalla gli regala il duetto di “Io sono io e tu sei tu”. Il disco viene ripubblicato ora. Al Festival ha presentato “Le parole” fonteRenzo Rubino con Il postino (Amami uomo) si aggiudica il Premio della critica "Mia Martini". Alla fine, il gradino più alto del podio va a Antonio Maggio, che con gli Aram Quartet vinse X Factor nel 2008. E ancora una volta a spuntarla è un figlio dei talent show.
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