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Fabio Volo

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view post Posted on 13/12/2011, 22:50

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Fabio Volo - biografia:



Fabio Volo, il cui vero nome è Fabio Bonetti, nasce a Calcinate, paese in provincia di Bergamo, il 23 giugno 1972 e, dopo i regolari studi dell'obbligo, inizia prestissimo a svolgere numerosi lavori fra cui il panettiere nella forneria paterna. Un periodo che per la sua natura spensierata e di sano impegno è ben noto hai fan del deejay, il quale ha l'abitudine di rivangare spesso quei momenti negli esilaranti racconti e divagazioni con cui è solito intrattenere gli ascoltatori.

Dotato di una notevole vèrve e di uno spirito un pizzico esibizionista, muove i primi passi nel mondo dello spettacolo grazie ad un amico bresciano che lo fa generosamente debuttare nel suo locale. Fabio ha così modo di familiarizzarsi sia con la dimensione teatrale e con il relativo contatto diretto con il pubblico, sia con la pratica dell'improvvisazione, di cui diverrà gran maestro. Questa è una fase della sua carriera in cui emergono anche velleità di cantante, e pochi sanno che circolano a suo nome alcune canzoni ormai dimenticate.

Il grande salto avviene però grazie all'incontro con Claudio Cecchetto, il gran burattinaio della radio e della canzone italiana. Il geniale scopritore di talenti, a cui si devono i lanci di numerosi stelle del panorama nazionale, lo prende sotto la sua ala e gli offre un posto a Radio Capital dove Fabio non dovrà fare altro che quello che gli riesce meglio: intrattenere. Insomma, prende forma quella sua anima da deejay che ne fanno uno dei personaggi più singolari oggi in circolazione.

Ben presto, infatti, diventa una delle voci più conosciute dell'etere, grazie soprattutto alla svagata ironia con cui è solito condurre e di cui è un maestro indiscusso. Volo gigioneggia, si diverte a fare l'anima candida, il perplesso, a dire con levità assoluta alcune verità spesso imbarazzanti; il suo gioco, a quanto pare, paga. Tanto che nel 1997 lo vediamo proiettato dalle casse della radio allo schermo televisivo nella conduzione di "Svègliati", programma trasmesso sul dimesso Match Music Satellite. Nell'estate del 1998, invece, dopo la parentesi televisiva torna all'"ovile", benchè lontano da Cecchetto (infatti stavolta siamo a Radio due), per condurre insieme all'amico Andrea Pellizzari il programma radiofonico "Soci da spiaggia".

A partire da quello stesso anno Fabio Volo compie un ulteriore passo in avanti per la sua carriera: viene infatti arruolato nel team delle "Iene", personaggi dell'omonimo programma intenti a svelare brutture, ruberie e truffe che infestano la Penisola. Lavorerà in questa veste per ben tre anni, accreditandosi come una delle "Iene" più "riuscite". La sua celebre irrequietezza, però, gli impedisce di riposare sugli allori. Cerca altre occasioni, altre possibilità, che gli arrivano puntuali dapprima con la striscia pomeridiana "Candid Camera Show", accanto a Samantha de Grenet, e in seguito, sempre nello stesso anno (ossia il 2000), con Radio Deejay, la popolarissima emittente radiofonica.

Il target di Radio Deejay, naturalmente, è quello giovanile, il pubblico giusto per un istrione come Volo, che ha così modo, nel programma creato apposta per lui (dall'autocelebrativo titolo de "il Volo del mattino"), di sfoggiare tutta la sua arte della conversazione e della divagazione ironica. Nel giro di poche puntate di quella trasmissione Volo diventa conosciutissimo. Ormai è un personaggio, particolarmente amato da quei giovani che non si riconoscono in quelle star finte e costruite a tavolino. Viceversa, viene apprezzata la sua ingenuità, la sua capacità di entrare subito in sintonia con gli ascoltatori. Un successo che viene premiato dalla Radio con altri "format" pensati per lui, fra cui "il volontario".

Ormai il successo di Volo è un'escalation inarrestabile e il simpatico deejay, sulla scia di tanti altri personaggi di successo, ha la bella pensata di darsi anche alla scrittura. Il suo primo libro "Esco a fare due passi", subito in classifica, conferma l'ascendente esercitato dalla sua popolarità, poi confermata dalle vendite della sua seconda e più recente prova letteraria, "È una vita che ti aspetto", anch'essa entrata di diritto fra i primi dieci libri più venduti del 2003.

Sempre nutrita comunque la sua presenza in televisione, generata da programmi mai scontati o banali ma improntati alla ricerca di un modo diverso di fare comunicazione. Gli "aficionados" hanno così avuto modo di vederlo all'opera sia su MTV con "Ca'volo" (affiancato dal regista di culto, e gran saggio, Silvano Agosti), sia su LA7 con "il Volo" (come si vede il suo nome d'arte è fonte di continui giochi linguistici); oppure con il più recente "Coyote", sempre sulla prediletta MTV. La sua figura sbarazzina e un po' surreale non poteva poi lasciare indifferente un regista sensibile come Alessandro D'Alatri, che ha voluto sfruttarlo come contraltare dell'apparentemente più dura e determinata Stefania Rocca nel suo film "Casomai", uscito nel 2002.

Anche il successo riscontrato dal film è stato lusinghiero, con una menzione speciale per Fabio Volo, il quale si è conquistato l'alloro di "Miglior attore esordiente" al XVII° Festival Internazionale di Fort Lauderdale (Florida) e una nomination ai David di Donatello 2003.
Nell'estate dello stesso anno, sempre pronto a stupire i suoi ammiratori, il simpatico folletto lombardo ha dato alle stampe due curiose iniziative discografiche: si tratta di dischi contenenti brani da lui più volte suonati durante le sue trasmissioni o a lui particolarmente cari. I titoli di questa compilation? Come sempre inconfondibilmente "voliani": "Il Volo" e "El Vuelo". Un modo nuovo e originale per rinnovare, con l'ausilio della musica, quel "filo rosso" così particolare che lo lega al suo pubblico.

Senza abbandonare i suoi impegni radiofonici, Fabio è tornato su Italia 1, nel 2003 con il programma "Smetto quando voglio", e all'inizio del 2005 con "Lo spaccanoci".

Negli anni successivi si dedica per lo più al cinema: "Uno su due" (2007, regia di Eugenio Cappuccio), "Bianco e nero" (2008, regia di Cristina Comencini), "Matrimonio e altri disastri" (2009, regia di Nina Di Majo). Nel 2009 esce anche il suo nuovo libro "Il tempo che vorrei".

Dopo i film "Matrimoni e altri disastri" (2010), "Figli delle stelle" (2010) e "Niente Paura" (2010), si dedica al suo nuovo libro che esce nel 2011 con il titolo "Le Prime Luci del Mattino" (2011).

Nel 2012 torna in tv con un nuovo programma, su Rai Tre, dal titolo "Volo in diretta".


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Fabio Volo: «Sono fidanzato, ma che delusione certe donne a letto»



A pagina 203 dell’ultimo romanzo di Fabio Volo (Le prime luci del mattino) c’è una frase pronunciata dal protagonista maschile che suona così: «Il problema non sei tu, sono io».
Sarebbe una buona ragione perché tutte le donne d’Italia si mettessero ordinatamente in fila non per comprare i suoi libri o per vedere i suoi film, ma per prenderlo a schiaffoni. Una alla volta, senza pietà.
Invece, niente. Le ragazze di Milano, per dire – belle, meno belle, magre, meno magre –, io le vedo in metrò tutti i giorni, hanno quasi sempre un Fabio Volo tra le mani. Uno dei suoi libri, intendo. E, probabilmente, a casa hanno anche una variante del prototipo di questo esemplare di maschio dei giorni nostri, quello che prima o poi dirà l’inascoltabile frase: «Non sei tu, sono io».
Ce ne sarebbe abbastanza da andare a dirgliene quattro. Ma, poi, come si fa? È come prendersela con uno dei Puffi.

Fabio Volo è mediamente carino, mediamente cialtrone, mediamente sincero, mediamente
seduttore. Ma soprattutto, a dispetto di quel che si dice in giro (ricco e dunque avarissimo, invidiato e dunque astioso), è un bravo diavolo che ammette di «non svegliarsi di cattivo umore dal 1990».
D’altronde, perché dovrebbe? I libri hanno successo (sei titoli in dieci anni, tutti best seller), e adesso ha successo anche il film tratto da uno di questi, Il giorno in più, da due settimane in sala.
Inoltre, il 6 dicembre, durante il programma che conduce a Radio Deejay, Il Volo del mattino, ha detto: “Proprio vero che quando si è innamorati, sembra tutto più bello”».

Complimenti, si è saputo che è fidanzato.
«Confermo».

Mi è stato riferito che è una ragazza bionda, straniera. Vi hanno sentiti parlare in inglese.
«Non le rispondo».

Allora è italiana?
«Non insista, non dico altro».
(...)

È vero che un giorno è entrato a una riunione di Rai Cinema con il pacchetto di un sex shop e ha mostrato orgoglioso tutti i suoi acquisti?
«Sì, è vero. A Roma c’è un negozio che ha cose di seta molto carine, raffinate. Mi piacciono certi gadget, amo il gioco erotico».

E alle donne piace sempre?
«Dipende. Piace alle donne che hanno un buon rapporto con il loro corpo, quelle che si
occano, che sanno anche cercarsi il piacere in proprio. Molte altre sono piene di paranoie».

Perché, secondo lei?
«Perché le donne, attraverso il sesso, vogliono dirti chi sono, in senso lato, quindi niente autoreggenti, altrimenti lui pensa che io sia una puttana. È come se io, un giorno, interpretassi l’assassino in un film e sentissi il bisogno di gridare ai quattro venti: “Oh, io non sono un assassino”. È una recita, un gioco, dai!».

Altre tipologie di donne che a lettol’hanno delusa?
«Quelle che pensano che la loro patata sia una specie di rivale».

Prego?
«Tu sei lì a fare sesso orale e loro dopo un po’ si scocciano e ti dicono: vieni su e baciami. E allora mi viene da dire: perché, scusa, che cosa stavo facendo?».

Non lo sa che per le donne un bacio sulla bocca è l’apostrofo rosa, il gesto sentimentale per eccellenza?
«Eh, ho capito. Ma non è che io là sotto sto affettando la bresaola per fare panini!».


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Edited by gabbianella66 - 19/3/2012, 19:49
 
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L'attualità in diretta con Fabio Volo


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«Volo in diretta», di e con Fabio Volo, andrà in onda su Rai3 il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 23,15 a mezzanotte per trentadue puntate con un linguaggio nuovo grazie al quale affrontare l’attualità. Ci saranno contaminazioni di generi, approfondimenti grazie all’incontro con personaggi di indubbia profondità intellettuale.

Tra gli ospiti Alessandro Baricco, Chomsky, Rifkin, Erri De Luca, Daniele Silvestri, Franco Battiato, Jovanotti (ma per lui bisognerà aspettare il rientro dal minitour americano in essere in questi giorni) l’economista e filosofo francese Serge Latouche e altri ancora. Questi incontri in diretta o registrati seguiranno l’andamento di un programma che si basa sulla «cifra» Fabio Volo. Uno sguardo mai troppo serio sul mondo che lo circonda e gli ha permesso di arrivare ad un successo incredibile e trasversale. Fabio piace alla ragazzina appena diplomata come alla signora di sessant’anni perché tocca temi facili, spesso coincidenti con quelli delle nostre vite. «Sono stato molto fortunato - ammette - perché mi sono sempre buttato in ogni avventura della vita con l’entusiasmo di un ragazzino e senza freni. Piace quello che faccio? I libri si vendono e i film riempiono le sale. Fino ad ora è andata bene. Comunque parlando di questo programma speriamo vada bene e se non sarà così sarà solo colpa mia». Raitre non ha lesinato investimenti e in un grande spazio di Via Mecenate è stato allestito uno studio importante.

Per la scenografia disegnata da Alessandro Galasso molto nero e spazio di movimento. Ci sarà un angolo anche per la Toys Orchestra che si occuperà degli intermezzi musicali. Nella prima puntata, primo giorno di primavera, si parlerà di rinascita, risveglio, interviste che racconteranno allo spettatore il mondo che è stato (politicamente e socialmente) e quello che verrà attraverso testimonianze di persone che hanno una visione ampia e illuminata. Dopo questa esperienza Fabio Volo inizierà a girare l’ennesimo film le cui riprese termineranno a metà agosto. Impossibile conoscerne la sceneggiatura. Idee per un nuovo libro? «In questo momento non ne ho. Ma verranno».



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''Basta con la tv che parla solo di sé, "si sta cannibalizzando, ci guardiamo l'ombelico, un programma ne cita un altro, le persone intervistate sono sempre le stesse. Voglio dare un po' d'aria,interrompere questa compagnia di giro". Alta ambizione, quella di rivoluzionare il sistema-tv. O almeno di tentare una strada diversa. E stupisce che a formulare il proposito, impegnativo, sia uno diventato famoso per la leggerezza.

La storia del panettiere di Brescia che lascia la provincia e trova la fortuna in città la conoscono anche i sassi ma è proprio sul connubio fra simpatia e una normalità che sfiora il banale che si è basata gran parte del suo successo, benché non del tutto affidato alla casualità, "mi piace avere il controllo di tutto ciò che faccio - spiega Volo nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma - per questo scatto anche le foto per le copertine dei miei libri, sono un gran lavoratore, un perfezionista ossessivo che vorrebbe pure saltare le pause pranzo pur di vedere e rivedere tutto".

Quindi pensa che ansia fare un programma in diretta, dove controlli sì ma fino a un certo punto, "l'ho chiesto io che fosse in diretta perché voglio che evolva con me, non sappiamo esattamente cosa sarà, c'è un canovaccio e poi vado a braccio, come in radio". E se dovesse non andare bene? "La colpa sarà solo mia, sono abituato alle critiche ma io voglio solo raccontare delle storie: se piacciono e hanno presa sul pubblico significa che ho fatto bene". E chiosa: "Chi è in mare naviga, chi è a terra giudica".

"Ogni puntata interagiremo con i social network e costruiremo il programma minuto per minuto. Chiediamo agli spettatori di collaborare con l'invio di foto e filmati che andranno a comporre la passeggiata più bella del mondo nel paese più bello del mondo. Un programma insomma in cui si approfondiscono temi "ma niente denuncia, a quelle cose con la faccia oscurata e la voce modificata ci pensano altri, a me mottono ansia". E quindi che fa, rinnega il suo passato a Le Iene? Un po' forse sì "benché i ragazzi delle Iene siano ancora miei amici, ci vado in vacanza... Ma ora non scrivete che non mi piacciono le Iene. E solo che adesso preferisco parlare di cose belle". Belle come la fidanzata, pare islandese, della quale però non vuole dire mezza parola. E non si tira indietro di fronte all'ipotesi di diventare, un giorno, papà: "Se non facessi quest'esperienza mi dispiacerebbe molto". Insomma un Fabio Volo cresciuto e contento. Che chiuderà il programma a giugno, alla vigilia delle 40 candeline. Nel frattempo, "ho sistemato le cose importanti della mia vita".



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Edited by gabbianella66 - 19/3/2012, 22:43
 
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view post Posted on 31/5/2012, 22:48

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Volo in diretta: Fabio Volo tornerà in autunno su Rai Tre



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Fabio Volo promosso a pieni voti da Antonio Di Bella: il direttore di Rai Tre ha appena annunciato in un comunicato ufficiale della Rai che Volo in diretta tornerà ad allietare la seconda serata del terzo canale pubblico anche il prossimo autunno. Nella prima puntata mi ero raccomandato con Fabio: ‘leggero, ma non scemo’. Oggi gli dico: grazie Fabio, ci sei riuscito. Riposati un po’ che a ottobre si ricomincia, ha dichiarato con soddisfazione Di Bella. Il programma di intrattenimento del 40enne conduttore, attore, speaker e scrittore bergamasco ha dunque raggiunto l’obiettivo: rimpiazzare Serena Dandini (passata a La7) senza far rimpiangere il suo Parla con me.

Fabio Volo stasera darà dunque l’arrivederci a ottobre ai telespettatori che ogni martedì, mercoledì e giovedì l’hanno seguito fedelmente nella seconda serata di Rai Tre: ospiti dell’ultima puntata di Volo in diretta, in onda per l’occasione alle 22:40, saranno Neri Marcorè, Paolo Villaggio, Arisa e Anita Caprioli che insieme al conduttore parleranno di sogni già realizzati e sogni ancora da realizzare. In programma anche un interessante collage delle riflessioni proposte in studio da alcuni dei grandi testimoni del nostro tempo che hanno impreziosito lo show, come Geremy Rifkin, Noam Chomsky e Serge Latouche. Tra gli altri ospiti di un certo peso che hanno partecipato al programma nel corso della stagione ci sono stati anche Alessandro Baricco, Franco Battiato, Jovanotti, Erri De Luca e Daniele Silvestri.

Sono tempi difficili i nostri. E ancora più difficile, in questi tempi, rivolgersi con un sorriso a chi ci guarda la sera da casa dopo giornate che per la stragrande maggioranza degli italiani sono dure e problematiche. Fabio Volo è riuscito a farlo – ha aggiunto il direttore di Rai Tre Antonio Di Bella nella nota con cui ha annunciato il ritorno autunnale di Volo in diretta –. Con leggerezza ma senza superficialità ha affrontato allo stesso tempo temi seri e lievi. Ha conversato con Latouche, il teorico della decrescita felice, e ha ballato sulle vecchie immagini delle gemelle Kessler. Ha proposto le ‘orazioni civiche’ di Gherardo Colombo e cantato i Beatles assieme a Violante Placido. Ha scherzato con Vasco Rossi e discusso con Corrado Augias.



Laura Alfano

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view post Posted on 11/8/2012, 19:43

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Il primo bacio «al Volo»



La romantica estate dello show man-scrittore e della fidanzata «segreta» (la cui identità è sconosciuta, ma si mormora sia un'islandese che vive a New York), fotografati insieme per la prima volta sulla spiaggia di Torre San Giovanni

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foto Getty
 
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Fabio Volo tra intrighi e amori:
benvenuti nello "Studio illegale"




di CLAUDIA MORGOGLIONE


Avvocato rampante in aria di pentimento. Ma anche sciupafemmine usa e getta che cade dritto dritto in una trappola d'amore. Andrea Campi, il protagonista di Studio Illegale - il film tratto dall'omonimo blog, poi diventato libro di successo, scritto da Federico Baccomo con lo pseudonimo di "Duchesne" - non poteva essere che lui, Fabio Volo. Viste le tante somiglianze col personaggio che interpreta: entrambi sono iperattivi, schiavi del lavoro, apparentemente svagati, cinici, spiritosi. Anche se poi sullo schermo, nel dipanarsi della storia, il nostro eroe finisce per svelare un cuore fin troppo tenero: trasformando un potenziale affrescone sul sottobosco del mondo degli affari in una commedia romantica, seppure dolceamara.

E dunque eccolo qui, lo Studio illegale versione pellicola. Diretto dall'Umberto Carteni già regista di Diverso da chi?, prodotto dallo storico socio di Volo Beppe Caschetto, co-interpretato da Ennio Fantastichini e dall'attrice francese Zoe Felix, finora sconosciuta in Italia. Al centro du tutto c'è Andrea, avvocato che grazie a un macabro colpo di fortuna (il suicidio di un collega) si ritrova tra le mani un business di alto livello, l'acquisizione di una ditta farmaceutica di Treviso da parte di una multinazionale di Dubai. Spinto dal suo orribile boss ("per interpretarlo mi sono ispirato a Niccolò Ghedini", rivela Fantastichini), fa di tutto per far vincere i propri potenti clienti. Anche se, ad assistere la controparte, si ritrova una collega bella, affascinante e parigina...

"Il nostro punto di partenza - spiega Carteni, alla presentazione alla stampa di questa mattina - era un libro pieno di uno humour raffinato, europeo, sofisticato. La sfida è stata quella di mantenerlo anche nel film". Attraverso il personaggio principale, soprattutto: un uomo che, come spiega Volo, "ha sacrificato la sua vita per il lavoro: in quel mondo lì, come anche in altri, devi essere sempre a disposizione, non c'è spazio per nulla di diverso. In questo senso siamo simili: anch'io ho messo la mia attività professionale al centro della mia esistenza. La differenza è che io nel lavoro esprimo creatività, emozioni, indago me stesso: e in questo modo non mi inaridisco".

Da qui un bilancio generale positivo, per il quarantenne Volo: "Facendo tanti lavori diversi - il cinema, la tv, i libri - ho sempre il vantaggio di poter scegliere: e mi sono dato la regola di fare sempre ciò che mi piace". Nega poi di essere uno sciupafemmine, come da vulgata: "Non avere una relazione fissa e una famiglia non significa essere puttanieri, o non amare le donne". E conclude spiegando il suo metodo di recitazione alla rovescia: "Non sono un attore che entra nel personaggio, ma al contrario cerco di tirare il personaggio verso di me". Guardare per credere.


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STUDIO ILLEGALE




Cast tecnico
Regia:Umberto Riccioni Carteni
Sceneggiatura:Alfredo Covelli, Francesco Bruni

Cast
Andrea Campi: Fabio Volo
Giovannino: Adriano Braidotti
Tiziano: Nicola Nocella
Giuseppe Sobreroni: Ennio Fantastichini
Pino Micol
Emilie Chomand: Zoé Felix
Isa Barzizza
Marina Rocco

Dati
Anno: 2012
Nazione: Italia
Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 90 min
Data uscita in Italia: 07 February 2013


Trama
Andrea Campi è un giovane avvocato che lavora nella sede di un prestigioso studio legale, specializzato in importanti operazioni societarie per conto di grandi colossi industriali. Per fare carriera Andrea ha rinunciato ad avere una vita sociale. Ora lavora fino a notte fonda, vive con un bonsai e parla con il muro. Un giorno Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato. Le responsabilità si moltiplicano, come pure le ore di lavoro e le sfuriate di un capo sempre su di giri. È l'inizio di un turbine di eventi che sconvolgerà per sempre la sua esistenza


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Trailer

 
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view post Posted on 8/5/2013, 23:16

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Fabio Volo presto papà

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«Fabio Volo diventerà papà». La notizia non è bisbigliata e non è gossip carpito. Arriva, incredibilmente, a metà mattinata di ieri, sotto la galleria di via Apollonio a Brescia, davanti alle vetrine dell' Ottica Rovetta e accanto al supermercato Simply.
A regalare la primizia è la mamma di Fabio, Fiore Bonetti, incredibilmente felice. E ne parla con tanto entusiasmo, e a voce squillante, da far voltare un paio di casalinghe che escono dal supermercato con la spesa nella borsa.

La ragione dell'entusiasmo è chiara. Da qualche giorno ha avuto la conferma che il figlio sarà papà. Quelli di prima erano solo sospetti. «Sai mamma, forse la mia Johana... Qualche ritardo. Stiamo a vedere... Certo mi piacerebbe. E anche lei lo vorrebbe».

In effetti Fabio da tempo aveva detto di sentirsi pronto a diventare padre. Johana, bionda, bella ragazza islandese, ha 29 anni e da due è la compagna di Fabio. Insegnava Pilates in una grande palestra di New York dove l'ha conosciuta il figlio del fornaio di Calcinate (Bergamo) dalla carriera fulminante: cantante, presentatore, autore di libri, conduttore televisivo su diversi canali. Sì perché il Fabio Bonetti, ribattezzato Volo da Claudio Cecchetto, nocchiero di Radio Capital, ha fatto un po' di tutto e sempre bene. Dopo le presentazioni con Johana è seguito un corteggiamento discreto, la dichiarazione ed il sì a quattr'occhi in attesa di un sì altrettanto solenne. Se almeno deciderà di sposarsi.

A conquistare Fabio, più che l'armonia del corpo è stata l'armonia dell'animo e della mente di Johana. Con lei oggi sta vivendo felice fra Milano e New York. «Si trova in America da aprile», racconta la madre. «Hanno un piccolo appartamento. Del resto Fabio non ha mai sognato ville. Preferisce due stanze qua o là, piuttosto che un Castello a Brescia. Ama vedere il mondo e conoscere gente».
I rapporti fra mamma e figlio sono intensi. Fabio è «mammone»: «Tutti i giorni lui mi telefona, mi chiede se sto bene, se ho bisogno di qualcosa. È un ragazzo premuroso. Anzi, un uomo. Fra un mese Fabio compirà i 41anni. È nato il 6 giugno del 1972».

Cosa sta facendo in America? Mamma Fiore forse ha la consegna di tacere. Si limita a rispondere che sta ultimando il suo nuovo libro, sempre per la solita casa editrice (Mondadori) e per la quale ha scritto sei libri dal 2001 al 2011.
«Ora è ai ritocchi dell'ultimo e fra poco dovrà consegnare il dischetto all'editore». Spontaneo chiedere se la signora Fiore conosca la trama, se abbia letto qualche pagina: «Non ne so nulla di nulla. Ignoro persino l'argomento ed il titolo. Anzi penso che né lui né lo staff della casa editrice lo abbiano deciso». Si torna al figlio. «Johana è al secondo mese di gravidanza e sta benissimo. Tutto corre liscio. Non so nemmeno se vogliano sapere, a suo tempo, se sarà un bambino o una bambina. Ma che importa. Confesso con un poco di presunzione di sentirmi già pronta a far la nonna e che provo un piacere grandissimo. Mi ha informato dell'avvenimento per telefono, perché - e scusi se mi ripeto - Fabio mi chiama ogni giorno da New York e mi racconta la giornata». Nonna Fiore saluta, e s'allontana con il pacchetto del pollo arrosto in mano. All'ingresso della galleria trottola una piccolina. Lei la guarda con occhi dolci, da cerbiatto.


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