lamiaisola

Il riccio

« Older   Newer »
  Share  
Piero**
view post Posted on 14/4/2012, 10:11




Il riccio comune (Erinaceus europaeus Linnaeus, 1758) è un mammifero della famiglia Erinaceidae.
Viene chiamato colloquialmente porcospino, ma l'uso è improprio poiché quest'ultimo termine designa più correttamente l'istrice (Hystrix cristata).

riccioeuropeojpgf



Il riccio presenta caratteristiche morfologiche arcaiche (come la formula dentaria e la conformazione del cervello) che lo accomuna ai primi mammiferi comparsi sulla Terra al termine del Cretaceo, rispetto ai quali non si è differenziato di molto: nel corso di milioni di anni ha solamente evoluto il rivestimento di aculei che tanto lo caratterizza agli occhi dell'uomo.

Distribuzione e habitat
Con numerose sottospecie (Erinaceus europaeus amurensis, Erinaceus europaeus centralrossicus, Erinaceus europaeus concolor, Erinaceus europaeus consolei, Erinaceus europaeus dealbatus, Erinaceus europaeus europaeus, Erinaceus europaeus hispanicus, Erinaceus europaeus italicus, Erinaceus europaeus koreensis, Erinaceus europaeus occidentalis), la specie è diffusa in gran parte dell'Europa, a nord fino alle zone costiere della Penisola scandinava e ad est fino alla Siberia: è stato inoltre introdotto in Gran Bretagna ed Irlanda, dove in alcuni casi risulta nocivo. Durante il XIX secolo è stato inoltre introdotto accidentalmente (esemplari letargici in balle di fieno) in Nuova Zelanda.
In Italia la specie è diffusa con tre sottospecie (oltre alla sottospecie nominale, anche consolei ed italicus) in gran parte del territorio nazionale, comprese Sicilia e Sardegna (le cui popolazioni, così come quelle iberiche, risultano geneticamente ben differenziate da quelle continentali), nel Triveneto la specie vive in simpatria con l'affine (e fino a poco tempo fa considerata sottospecie anch'essa di E. europaeus) Erinaceus concolor.

ricciou



Misura fino a 25 cm di lunghezza, per un peso che solo eccezionalmente supera il chilogrammo (anche se in vista dell'inverno il peso può raddoppiare): la coda è ridotta ad un moncherino di un paio di centimetri di lunghezza.

riccio2



Il riccio presenta cranio allungato e con un piccolo cervello, la maggior parte del quale è addetta alla decodificazione dei segnali di natura olfattiva: il principale senso del riccio è infatti l'olfatto. Il tartufo è grosso, nero ed assai mobile: i canali olfattivi sono costantemente umettati da una mucosa. Anche il senso del tatto è ben sviluppato; meno importante per loro è la vista, in ogni caso i ricci sono in grado di vedere fino a 30 m di distanza di giorno e fino a 12 m di notte. Nonostante le piccole orecchie seminascoste dal pelo, i ricci sono infine in grado di udire frequenze comprese fra i 250 ed i 60.000 Hz, quindi ben dentro gli ultrasuoni: ciò aiuta l'animale nella ricerca del cibo.
I ricci presentano forti ossa mascellari ed una chiostra dentaria di 36 denti: i due lunghi denti frontali, che possono a prima vista sembrare canini, sono in realtà incisivi modificati.

riccioeuropeojpgf



Il corpo è tozzo ed a forma di pera: infatti al muso assai lungo ed appuntito si contrappongono il collo assai corto ed il quarto posteriore arrotondato. Le zampe sono corte e tozze, ma i piedi hanno forma allungata e presentano tutti 5 dita con unghie appuntite: le impronte lasciate dalle zampe posteriori son assai diverse da quelle lasciate dalle zampe anteriori, al punto che possono essere scambiate dai neofiti per tracce di animali di specie differenti.

ricciochiuso



Inoltre gli aculei variano di colore al cambio di stagione, infatti, nelle stagioni fredde, in autunno e in inverno, gli aculei assumono un colore marroncino più scuro rispetto agli aculei che nelle stagioni più calde, primavera e estate, presentano un colore più chiaro.A questo cambiamento partecipa anche il pelo che a seconda della stagione assume un colore chiaro o un colore più scuro.

Molte persone introducono deliberatamente questo animale all'interno dei loro orti e dei giardini proprio per la sua utilità nell'uccidere animali considerati dannosi, come le cavallette ed i topi. Spesso, viene lasciata una bacinella di latte e pane per far alimentare il riccio: il latte vaccino è tuttavia letale, mentre il pane non viene ben digerito e può causare occlusioni intestinali.

Durante lo svezzamento dei giovani esemplari (anch'essi intolleranti al latte vaccino) può essere usato del latte artificiale specifico per cuccioli di cane, addizionato ad un decotto di semi di finocchio: è necessario tuttavia dosare bene le varie componenti per non provocare la morte dell'animale, che se lasciato libero di farlo, si ingozza di cibo fino a morirne.

riccio3



Spesso, è possibile osservare sul manto stradale esemplari di Erinaceus morti, uccisi durante le ore notturne dal transito veicolare durante la ricerca di cibo o di acqua.

riccioerinaceus800



Durante il letargo, il riccio dimentica le eventuali esperienze fatte con l'uomo, rendendo così più facile il suo reinserimento in natura all'arrivo della primavera.

testo foto dal web
 
Top
view post Posted on 22/4/2012, 18:54

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
35,260

Status:


C_2_fotogallery_1009845__ImageGallery__imageGalleryItem_0_image

Piccoli, teneri e indifesi. Inizia a maggio la stagione dei ricci e parte subito la campagna di sensibilizzazione. Questi dolci animali vivono dappertutto, nei boschi, nei prati, in campagna e in città, e spesso rischiano di essere travolti in strada. Nel web in molti si stanno mobilitando per salvarli e per sensibilizzare i cittadini verso questo problema. "Proteggimi, te lo renderò 100 volte, ed economizzerai i pesticidi! Ciao a tutti gli automobilisti! Sono qui proprio per ricordarvi di fare molta attenzione sulla strada perché è il periodo dei piccoli ricci, troppo belli, inoffensivi ed utili! Vi sbarazzeranno da: lumache, uova di serpenti, piccole vipere, larve di insetti dannosi per gli orti ed i giardini. Sarebbe un peccato schiacciarmi, no? Grazie per i piccoli ricci". Questo il testo della mail che sta girando su internet e che porta all'attenzione di tutti il problema dei cuccioli di riccio.


C_2_fotogallery_1009845__ImageGallery__imageGalleryItem_1_image

C_2_fotogallery_1009845__ImageGallery__imageGalleryItem_2_image

C_2_fotogallery_1009845__ImageGallery__imageGalleryItem_3_image

C_2_fotogallery_1009845__ImageGallery__imageGalleryItem_4_image



fonte
 
Web  Top
view post Posted on 23/6/2012, 23:41

Senior Member

Group:
Administrator
Posts:
35,260

Status:



Gb, le cure al riccio neonato dopo l'incidente della madre

154738955-c8736593-d32a-4ca9-a525-5213d593e3dd



Honey, un riccio di due giorni, ha superato la prova più grande: sopravvivere dopo l'incidente della madre con un tosaerba. Ora è affidato alle cure dei veterinari di Manchester, gli stessi che si stanno occupando di mamma riccio. Tanti gli ostacoli per questi piccoli animali: gli operatori spiegano che solo nell'ultimo mese sono stati 22 i ricci che sono stati portati in clinica dopo aver subito incidenti in giardino.


154738932-21ecc727-66d8-46a2-b272-40d3675bb49e

154739006-a8eb9935-3249-4bda-883f-3c47f4a3d965

154738967-17e9970a-ec54-46e8-a388-b339b22a58a8


fonte
 
Web  Top
2 replies since 14/4/2012, 10:11   923 views
  Share