In quaranta mila al Dall'Ara per il concertone pro terremotati

In quaranta mila al Dall'Ara per il concertone pro terremotati

Parata di stelle sul palco: "L'Emilia resiste"

Zucchero, Ligabue, Guccini, Carboni, Caselli, Morandi, gli Stadio, i Nomadi che hanno lanciato l'iniziativa e tanti altri volti canteranno stasera al dall'Ara per raccogliere fondi per la popolazione colpita dal sisma. Cremonini e Pausini si cimentano con L'anno che verrà. Gruppi hanno fischiato all'annuncio della visita del Papa

di LUCA BORTOLOTTI E ROSARIO DI RAIMONDO

Eccolo, il popolo dei 40mila. Sono arrivati qui a Bologna, hanno riempito lo stadio Dall'Ara per assistere alla parata di stelle che ha colorato il concertone per l'Emilia, per ribadire che questa regione "resiste" nonostante il terremoto che l'ha devastata. E loro, le stelle, non hanno deluso le aspettative: da Guccini a Caterina Caselli, da Ligabue a Laura Pausini, tutti hanno risposto all'appello di Beppe Carletti dei Nomadi. E come sarebbe mai potuta mancare una dedica a Lucio Dalla, in una notte che ha fatto registrare un milione di euro d'incassi, tutti ovviamente devoluti in beneficenza per le popolazioni colpite.


Il rock di Zucchero ha aperto il concerto, seguito da un emozionato Francesco Guccini che ha cantato "Il vecchio e il bambino", prima di duettare con Caterina Caselli, sul palco dopo oltre 40 anni. E ha fatto correre un brivido allo stadio e al pubblico televisivo, con la voce rotta dall'emozione sulle note di "Per fare un uomo" con Giuccini e poi - voce ancora più roca e occhi lucidi - con la sua (e di Paolo Conte) "Insieme a te non ci sto più". Un diluvio di applausi (e di messaggi affezionati nel web sui social network.

Esplosiva Raffaella Carrà sul palco, che si rivolge direttamente "ai potenti, perché facciano qualcosa subito per l'Emilia, subito! E noi, stasera, dobbiamo fare rumore" ha urlato, prima di cantare e ballare uno dei suoi pezzi più famosi, appunto "Rumore".

Passano pochi minuti, ed
ecco Luciano Ligabue, chitarra e voce, per scandire che "Il meglio deve ancora arrivare", uno dei pezzi del nuovo album. La serata, presentata da Fabrizio Frizzi, è calda, non solo per la canicola. È calda d’emozioni, soprattutto. Che, non bastassero le testimonianze di chi ha vissuto il sisma ascoltate prima del concerto, aumentano quando il suo stadio riabbraccia Lucio Dalla. Non può che essere Gianni Morandi, poco dopo, a intonare con Gaetano Curreri "Piazza Grande", il primo tributo a Dalla della serata. Un’ora più tardi, Cesare Cremonini e Laura Pausini cantano “L’anno che verrà”. Poi i tanti ringraziamenti a chi si è impegnato e si sta impegnando e ai tanti che stanno visitando i centri terremotati, con la contestazione di gruppi di spettatori all'annuncio dell'arrivo di Benedetto XVI.

Una giornata lunga, emozionante, che dà speranza. Un’impresa eccezionale, in fondo. Perché, ricordava Dalla, l’impresa eccezionale è essere normali. Esserlo ancora, dopo che un mese fa il destino t’ha cambiato per sempre la vita, e ripartire.

L'emozione di Caterina Caselli: sul palco dopo 42 anni

"Mi sento fragile come una debuttante ma volevo essere qui per cantare per i nostri fratelli" ha detto Caterina Caselli sul palco del concerto al "Concerto per l'Emilia" allo stadio di Bologna dove ha cantato uno dei suoi pezzi più famosi, "Insieme a te non ci sto più"



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