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Balotelli show, Germania battuta 2-1 Italia in finale

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view post Posted on 29/6/2012, 01:19

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Balotelli show, Germania battuta 2-1 Italia in finale



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Finisce come sempre, con gli italiani che si abbracciano e i tedeschi, annichiliti e increduli, che piangono per l'incolmabile spread del pallone:in finale all'europeo, dove troveranno la Spagna, vanno Cesare Prandelli e la sua squadra, entrando così di diritto nella storia della grandi nazionali azzurre. A determinare il 2-1 (risultato persino avaro) con il quale gli azzurri perpetuano la sindrome dei tedeschi nei loro confronti, è Mario Balotelli. Segna una doppietta, colpo di testa in controtempo sul portiere (un po' come fece Rivera nel 1970, ma di piede) e terrificante botta di destro: poi si toglie la maglietta e sfida con lo sguardo il mondo intero, un Mike Tyson del terzo millennio che ha appena messo ko il gigante avversario. Ma il successo di stasera è di tutto un gruppo, tecnico e giocatori, che sono partiti tra gli insulti per la vicenda del calcioscommesse e dopo avere ritrovato serenità e uno stato di forma buono in corso d'opera hanno colto l'opportunità di lanciare la sfida ai detentori della Spagna domenica a Kiev. E' stata una lezione di gioco, quella imposta stasera dagli azzurri ai tedeschi di Loew, in chiara condizione di sudditanza psicologica per un passato di continue delusioni contro l'Italia, ma teoricamente messi molto meglio sul piano tecnico e fisico. E invece illuminati ancora da Pirlo, finalmente bravi a concretizzare con Balotelli e garantiti da una prova di squadra eccellente in tutti i reparti e in ogni zona del campo, gli azzurri hanno dominato, sfiorando moltissime volte il terzo gol e subendo quello avversario su rigore, quando la gara era di fatto finita. Senza scelte a sorpresa, nonostante le voci della vigilia, le due squadre si erano presentate in campo in avvio. Tra gli azzurri c'era Cassano, in coppia con Balotelli, e in difesa Balzaretti passava a destra al posto di Abate lascando la corsia di sinistra a Chiellini. Tra i bianchi di Loew invece al centro dell'attacco c'era il capocannoniere del torneo Gomez e non Miro Klose, pure dato per certo dalla stampa di Berlino. Non era una sorpresa neppure lo stato del terreno di gioco, pessimo e penalizzante in egual misura per le due squadre.

Era partita bene la Germania, forte di tanta consapevolezza e di una condizione fisica sicuramente migliore: al 6' su angolo dalla sinistra un pasticcio Barzagli-Buffon consentiva a Hummels la battuta a rete comoda e solo Pirlo appostato sulla inea evitava il gol. Al 12' era Khedira, il migliore dei suoi, a innescare con una percussione Boateng il cui cross creava un brivido alla difesa azzurra, vissuto di nuovo sull'angolo susseguente per un tiro di Kroos respinto da Buffon. E l'Italia? Lentamente prendeva confidenza e quota, al 17' Montolivo impegnava Neuera terra, che doveva replicare due minuti dopo su Cassano. Ma era proprio il barese ad aprire, dopo essersi bevuto sulla sinistra Boateng e Hummels, con una rasoiata apriva la difesa avversaria, Balotelli di testa anticipava Badstuber e metteva in rete. Tedeschi sotto choc, e capaci solo di produrre tiracci da lontano. Era ancora l'Italia invece a sfiorare il gol, con un'azione combinata Balotelli-Cassano non trasformata in rete da Montolivo per eccesso di leziosità. Ma il raddoppio era solo rinviato: perché al 36' dopo che Buffon era andato a prendere all'incrocio dei pali un gran destro di Khedra,la rasoiata la regalava in profondità Montolivo. Balotelli faceva fesso Lahm portandosi avanti la palla con uno stop a seguire di petto, poi faceva partire un tiro di grande potenza sul quale Neuer rimaneva impotente. Per rimanere a torso nudo a festeggiare. Nella ripresa Loew inseriva Klose per Gomez, non pervenuto, e Reus per Podolski. Proprio Reus dava subito un segnale di vita con una battuta di dribbling indovinata, seguita da un tiro da distanza ravvicinata neutralizzato da Buffon. E al 4' era Lahm, su assist di Kroos, a fallire una grande opportunità, calciando alto di destro da due passi. Ma il tasso di velenosità delle giocate azzurre rimaneva alto, e al 7' Cassano scherzava a lungo con Hummels prima di offrire in area una buona palla non sfruttata da Montolivo e Balotelli. Il tema tattico della gara prevedeva la spinta dei tedeschi e allora Prandelli metteva un po' di energie fresche, inserendo Diamanti al posto di Cassano. E al 15' ci provava ancora Balotelli con un destro che finiva fuori di poco. Al 16' Reus su punizione costringeva Buffon a un grande intervento con palla prima sulla traversa e poi in angolo. Nella sua ricerca di dare nerbo al centrocampo, Prandelli mandava in campo Thiago Motta al posto di Montolivo. Addirittura Diamanti ci provava da lontano al 20' con Neuer costretto alla rincorsa comica. Erano applausi a scena aperta per gli azzurri, anche quando Marchisio sprecava con un esterno destro dopo azione combinata con Diamanti e Pirlo. Balotelli al 25', alle prese con i crampi, era costretto a uscire e Marchisio falliva ancora una grande occasione. Sbagliava pure Di Natale, segnava -ma in fuorigioco- Balzaretti. Al 90' Hummels sbucava davanti a Buffon ma il portiere azzurro parava: due minuti dopo su batti e ribatti in area la palla impattava sul braccio di Balzaretti. Rigore che Ozil trasforma, non modificando il senso della serata: le regole dell'eurozona del pallone le dà la tradizione italiana, non la Germania

NAPOLITANO A AZZURRI: IMPRESA SENZA AGGETTIVI Ormai è un rito, forse anche beneaugurante: subito dopo il successo con la Germania agli Azzurri è arrivata la telefonata del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: "Questa è un'impresa - ha detto - senza aggettivi, non ci sono parole per dirvi quanto siete stati grandi"

Piercarlo Presutti


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Cassano e Balotelli

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Balotelli dopo il secondo gol

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Balotelli

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Chiellini, viviamo sogno con milioni di italiani
E dedica successo ai terremotati



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Chiellini e Bonucci




"La vigilia ero tranquillo, dieci giorni fa era un sogno pensare al recupero, devo ringraziare lo staff medico". Giorgio Chiellini non sta più nelle pelle per la finale conquistata agli europei e per essere riuscito a recuperare. "Stiamo vivendo un sogno - dice ai microfoni della Rai - e con noi milioni di italiani. ci godiamo ancora un po' questa vittoria, poi il pensiero andrà a domenica e vogliamo continuare a sognare.

CHIELLINI, DEDICATO AI TERREMOTATI DELL'EMILIA - "Il mio pensiero va ai terremotati dell'Emilia, noi quel giorno a Parma abbiamo vissuto delle emozioni incredibili". Giorgio Chiellini, dai microfoni di RaiSport, fa una dedica particolare per il successo sulla Germania. "Ci abbiamo creduto fin dal principio - dice ancora Chiellini, rivolgendosi ad un gruppo di terremotati collegati dall'Emilia -: volevamo vincere per continuare questo sogno e farlo vivere anche a voi, insieme a noi. Anche nei minuti di sofferenza finale ci abbiamo creduto e ci siamo meritati questa vittoria. Ora andiamo a prenderci questa coppa".

BALZARETTI, ESSERE IN FINALE E' UN SOGNO - "E' un sogno essere in finale, ma le finali bisogna vincerle. Ora godiamoci questo successo, ma da domani dobbiamo pensare alla Spagna". Così Federico Balzaretti, intervistato da RaiSport, nel dopo-partita della semifinale europea vinta contro la Germania. "Il rigore? - dice ancora l'azzurro - Non ho capito cosa abbia fischiato, tra l'altro prima del mio tocco, perché l'arbitro ha detto che il 'mani' era di Barzagli. Ma a questo punto, c'era o non c'era, non ci cambia nulla".

MARCHISIO,PIU' GRANDE SODDISFAZIONE SARA' DOMENICA - "E' la più grande soddisfazione della mia carriera? Sarà la prossima, se vinceremo domenica. Oggi comunque abbiamo fatto una partita strepitosa, abbiamo segnato con Mario (Balotelli ndr), poi siamo stati cinici e nel secondo tempo abbiamo resistito agli attacchi della Germania". Uno stanchissimo Claudio Marchisio esprime dai microfoni di RaiSport tutta la gioia per la qualificazione dell'Italia alla finale di Euro 2012. "Ad un certo punto non ce la facevo più - ha detto ancora Marchisio -, ma l'importante è aver conquistato questa finale. Ora c'é la Spagna, abbiamo dimostrato di essere alla loro altezza della spagna e da lì è cominciato il nostro Europeo. Non è più questione di timori, ora bisogna tirare fuori tutto ciò che abbiamo ancora dentro". "Dedico questa vittoria alla persone che ora faranno festa in piazza - conclude Marchisio -: spero che i nostri sforzi possano dare una mano ed un sorriso alla gente, visto il momento di crisi che c'é nel nostro paese".


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view post Posted on 3/7/2012, 00:19

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Spagna troppo forte, ma grazie lo stesso

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Dura sconfitta per la squadra di Prandelli in finale: 0-4 contro la squadra di Del Bosque. Segnano Silva, Jordi Alba, Torres e Mata. Azzurri in dieci per gran parte della ripresa per l'infortunio di Thiago Motta con tutti i cambi effettuati. Furie Rosse nella storia, terzo titolo consecutivo dopo gli Europei nel 2008 e i mondiali nel 2010

Una mattanza, non una finale. Una lezione di calcio, dove lezione fa rima con umiliazione. La Spagna ci ha rubato la palla dall'inizio alla fine, ed è stata superiore in tutto: più tecnica, più abile, più fresca, più pratica, soprattutto più bella. Dopo avere eliminato gli inglesi e i tedeschi, pensavamo di poter chiudere lo storico ciclo delle Furie Rosse che invece raggiungono un traguardo unico nella storia del calcio: il tris Europeo-Mondiale-Europeo senza soluzione di continuità. L'Italia ha perduto contro una delle più grandi nazionali di tutti i tempi, ma questo non lenisce il dolore per i quattro gol a zero, il peggior punteggio nella storia delle finali, ma proprio tutte.

Non c'è stato un solo istante in cui gli azzurri, stremati, siano sembrati in partita. La Spagna li ha cancellati dal campo con il solito ticchettìo stordente, chiuso però con quattro reti impietosi e crudelissime. Quattro anni fa contro i tedeschi, un solo gol di Torres aveva chiuso la sfida e non era stata un'esecuzione capitale. A noi, purtroppo, è toccata una sorte ben più grama.

L'Italia è stata del tutto inferiore e anche sfortunata. Ha perso Chiellini per infortunio e poi si è vista costretta a giocare in dieci per oltre mezz'ora, dal momento che Prandelli aveva già esaurito le tre sostituzioni. Ma stavolta il cittì ha sbagliato, togliendo Montolivo per Motta, una mossa inspiegabile sullo 0-2, e il destino (o la fragilità
atletica dell'ex interista?) ha voluto che proprio Thiago Motta dovesse arrendersi. A quel punto, la sconfitta è diventata un disastro.

Sarebbe però ingiusto giudicare l'Europeo degli azzurri solo in base al pessimo epilogo. Nessuno, alla vigilia, li avrebbe immaginati in finale. Invece ci sono arrivati mandando a casa una corazzata come la Germania, probabilmente la migliore nazionale del continente dopo la meravigliosa Spagna, ed eliminando gli inglesi con coraggio, cuore e un po' di fortuna dal dischetto. Due imprese che avevano sollevato un'onda di ingiustificato ottimismo anche in critici calcistici esperti. Certo, era pensabile che l'Italia se la giocasse a viso aperto, ma non che fosse addirittura la favorita: in base a cosa? La Spagna, tutt'altro che noiosa, ha invece ribadito quali siano le gerarchie. Per noi resta, comunque, una nuova strada da seguire puntando sul gioco e sulla qualità. L'autore del progetto, cioè Cesare Prandelli, ha appena detto che andrà avanti. Bene, il nostro calcio ha bisogno di un uomo così. Ma avrebbe bisogno anche di un po' d'aiuto da parte dei club e della Lega: per i quali, invece, la nazionale rimane solo un fastidio.

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Balotelli

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Pirlo

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La Nazionale al Quirinale


Napolitano a Prandelli
"Se andava via mi sarei arrabbiato"



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La Nazionale azzurra, tornata tra gli applausi dall'Ucraina, è stata ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel Salone delle feste. "Avete raggiunto risultati straordinari". Il presidente della Repubblica si rivolge così agli azzurri. "Ho avuto la fortuna di presenziare la prima partita che è stata così illuminante - ha ricordato il debutto europeo dell'Italia con la Spagna - C'è molto da fare e cambiare, abbiamo alle spalle momenti difficili. Quando dico queste cose mi chiedo se parlo del calcio o dell'Italia, sono discorsi che si somigliano molto... La vostra straordinaria impresa ha fatto effetto sugli italiani, Prandelli stamattina ha sciolto i dubbi, se non l'avesse fatto e fosse andato vie mi sarei arrabbiato... Io non ho mai giocato a calcio, non posso misurare tensione e fatica ma sono stato in grado di cogliere la passione che vi ha animato. E' stato il più bel regalo fatto a tutti, a cominciare da me".

IL SALUTO DI PRANDELLI - "Presidente grazie per l'invito a prescindere, perchè secondo noi è stato apprezzato in maniera straordinaria, perchè ha anticipato quello che sarà il futuro dello sport", ha detto il ct. "Dobbiamo riconoscere a una squadra il valore al di là del risultato. Ci ha aiutato a sopportare una sconfitta, perchè per noi sportivi come riferimento abbiamo la vittoria, siamo soddisfatti, contenti e orgogliosi di avere rappresentato l'Italia con quei valori
che lei ha descritto nella lettera che ci ha inviato. Una lettera commovente perchè lei ha descritto esattamente i valori in cui crediamo". Poi Prandelli ha raccontato che "la prima domanda che facevamo ogni volta che finiva una partita era per sapere se lei avesse telefonato, perchè ci ha dimostrato con i fatti di essere il nostro primo tifoso". Il ct poi ha donato al presidente una delle medaglie che hanno ricevuto ieri gli azzurri per il secondo posto. "Abbiamo solo questa medaglia - ha detto - ma è una delle nostre, una che ci è stata consegnata ieri, non abbiamo altro perchè arriviamo solo ora dalla Polonia". Poi Pirlo e Balotelli hanno donato anche un gagliardetto e un pallone autografato dagli azzurri.

BUFFON PRESENTA I COMPAGNI - "Niente discorsi oggi signor presidente - dice Gianluigi Buffon - voglio solo presentarle a uno a uno i compagni di squadra". Quindi Andrea Pirlo e Mario Balotelli omaggiano Giorgio napolitano di un gagliardetto dell'Italia e di un pallone con le firme dei giocatori.

IL DISCORSO DI ABETE - Il presidente della Figc, il primo a prendere la parola, ringrazia il capo dello Stato: "Siamo qui per dirle grazie al'invito che ci ha rivolto e per la fiducia data. Abbiamo avuto l'onore di averla con noi a Danzica, avevamo l'obiettivo quel giorno di tornare il 2 di luglio e così è stato". Un cenno al ko con la Spagna: "Siamo soddisfatti ma anche delusi, ma siamo più sereni e consapevoli d'aver fatto il nostro dovere, siamo sereni e convinti d'aver dato tutto".

IL PORTIERE: "DA NAPOLITANO MESSAGGI PROPOSITIVI" - Grande apprezzamento per le parole e l'intervento di Napolitano è arrivato da Gigi Buffon: "Questo tipo di attenzione ci riempie di orgoglio. Personalmente lo apprezzo tanto. Finalmente sento da una persona dei messaggi propositivi, di cui l'Italia ha profondamente bisogno. L'ho definito un gigante, e cioè una persona di buon senso, pragmatica ed intelligente". Tornando sulla pesante sconfitta in finale con la Spagna, Buffon ammette che "finita la gara, c'era un po' di amarezza e frustrazione. C'è stata la sensazione di non poter fare mai male alla Spagna e di non riuscire ad entrare in partita. Se però bisogna valutare la gara in maniera onesta, c'è da dire che loro sono stati avvantaggiati dalla nostra condizione fisica non ottimale e dall'essere rimasti in dieci nella ripresa. La vita però è lunga, ci incontreremo di nuovo".

PIRLO: "UN DISCORSO CHE HA FATTO EFFETTO" - "Cosa rimane? Una sconfitta, seppur consapevoli di aver fatto il massimo e dato tutto. Siamo arrivati stanchi, la Spagna ha giocato meglio", commenta Andrea Pirlo. "Il discorso del presidente? Ci ha fatto un grande effetto, il mister ci aveva letto la lettera nei giorni scorsi, c'e stato vicino e oggi lo ha dimostrato con le sue parole".

CHIELLINI: "SCONFITTA ADDOLCITA" - "Una sconfitta il giorno dopo si fatica a digerirla ma l'entusiasmo e la gratitudine della gente, l'esserci stati vicini ci ha addolcito la sconfitta", commenta Giorgio Chiellini. "Bisogna imparare ad accettare la sconfitta e saper anche perdere, ma provare sempre a dare se stesso per raggiungere la vittoria. Ci ha fatto piacere tutto questo calore, che ci ha accolto in aeroporto e che ci era già arrivato quando eravamo in Polonia".

APPLAUSI ALL'AREOPORTO - In precedenza, all'aeroporto internazionale di Fiumicino, i giocatori erano stati accolti dall'applauso di un centinaio di operatori dello scalo aeroportuale.

IL RAPPORTO CON LA LEGA - "La Federazione certamente porterà avanti il suo progetto, ma la collaborazione della Lega di Sera A, che fornisce i giocatori alla nazionale, è importante. Vogliamo avere con la Lega un rapporto più costruttivo, più collaborativo e credo che questo europeo ci darà una mano", ha detto il direttore generale della Figc Antonello Valentini, a proposito delle parole del Presidente Abete sul rapporto tra Figc e Lega di serie A.

MARCHISIO: "CHE ACCOGLIENZA" - "Che accoglienza abbiamo appena trovato a Roma!" Abbiamo dato tutto quello che avevamo, abbiamo perso contro una grandissima squadra. Questo gruppo è cresciuto molto, abbiamo delle basi importanti per prepararci al prossimo mondiale!", scrive sul suo profilo facebook Claudio Marchisio


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Subito dopo l'atterraggio all'aeroporto di Fiumicino, la comitiva della nazionale italiana ha raggiunto il Quirinale, dove è stata ricevuta dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dopo un breve saluto di Prandelli e del presidente federale Abete, il Capo dello Stato ringraziato i giocatori per il bell'Europeo. A Napolitano sono stati regalati, da Pirlo e Balotelli, il pallone con tutte le firme e il gagliardetto della Nazionale



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