lamiaisola

BUON 1° MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI

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view post Posted on 30/4/2014, 14:27
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Il lavoro è quello che facciamo, è quello che siamo, è un modo per lasciare il segno del nostro passaggio. Vi lascio a queste poche righe in cui il cantautore Francesco De Gregori condensa questo concetto sicuramente meglio di me :

La storia siamo noi, nessuno si senta offeso,

la storia siamo noi, nessuno si senta escluso.

La storia siamo noi che scriviamo le lettere,

che abbiamo tutto da vincere o tutto da perdere.

La storia siamo noi padri e figli,

siamo noi ” Bella ciao ” che partiamo.

La storia non ha nascondigli,

la storia non passa la mano.

La storia siamo noi,

siamo noi questo piatto di grano.

Francesco de Gregori

Cenni storici

L’origine di questa festa risale ad una manifestazione organizzata dai Cavalieri del Lavoro il 5 settembre del 1882 a New York (Stati Uniti). Successivamente si decise di renderla a cadenza annuale. L’ 11 novembre del 1887 a Chicago, quattro operai, quattro organizzatori sindacali e quattro anarchici furono impiccati per aver organizzato, il 1°maggio, la manifestazione dell’anno precedente in richiesta delle “otto ore di lavoro”. Le ultime parole prima dell’esecuzione a morte furono: - Salute, verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte! – (August Spies). Da allora si ritenne di festeggiare il 1°maggio, in commemorazione di questo episodo. In Italia venne istituita nel 1891, soppressa nel 1925 ( durante il Fascismo ) e restituita nel 1945. Viene tutt’ora celebrata a livello Mondiale.

 
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view post Posted on 30/4/2014, 19:32
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view post Posted on 30/4/2014, 22:04


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Il Lavoro

Allora un contadino disse:
Parlaci del Lavoro.

E lui rispose dicendo:
Voi lavorate per assecondare il ritmo della terra e l'anima della terra.
Poiché oziare è estraniarsi dalle stagioni e uscire dal corso della vita,
che avanza in solenne e fiera sottomissione verso l'infinito.

Quando lavorate siete un flauto
attraverso il quale il sussurro del tempo si trasforma in musica.
Chi di voi vorrebbe essere una canna silenziosa e muta
quando tutte le altre cantano all'unisono?


Sempre vi è stato detto che il lavoro è una maledizione e la fatica una sventura.
Ma io vi dico che quando lavorate esaudite una parte del sogno più remoto della terra,
che vi fu dato in sorte quando il sogno stesso ebbe origine.
Vivendo delle vostre fatiche,
voi amate in verità la vita.
E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.


Ma se nella vostra pena voi dite
che nascere è dolore e il peso della carne una maledizione scritta sulla fronte,
allora vi rispondo :
tranne il sudore della fronte niente laverà ciò che vi è stato scritto.


Vi è stato detto che la vita è tenebre
e nella vostra stanchezza voi fate eco a ciò che è stato detto dagli esausti.
E io vi dico che in verità la vita è tenebre fuorché quando è slancio,
E ogni slancio è cieco fuorché quando è sapere,
E ogni sapere è vano fuorché quando è lavoro,
E ogni lavoro è vuoto fuorché quando è amore;
E quando lavorate con amore voi stabilite un vincolo con voi stessi,
con gli altri e con Dio.


E cos'è lavorare con amore?
E' tessere un abito con i fili del cuore,
come se dovesse indossarlo il vostro amato.
E' costruire una casa con dedizione
come se dovesse abitarla il vostro amato.
E' spargere teneramente i semi e mietere il raccolto con gioia,
come se dovesse goderne il frutto il vostro amato.
E' diffondere in tutto ciò che fate il soffio del vostro spirito,
E sapere che tutti i venerati morti stanno vigili intorno a voi.


Spesso vi ho udito dire, come se parlaste nel sonno:
"Chi lavora il marmo e scopre la propria anima configurata nella pietra,
è più nobile di chi ara la terra.
E chi afferra l'arcobaleno e lo stende sulla tela in immagine umana,
è più di chi fabbrica sandali per i nostri piedi".
Ma io vi dico,
non nel sonno ma nel vigile e pieno mezzogiorno,
il vento parla dolcemente alla quercia gigante come al più piccolo filo d'erba;
E che è grande soltanto chi trasforma la voce del vento in un canto reso
più dolce dal proprio amore.


Il lavoro è amore rivelato.
E se non riuscite a lavorare con amore,
ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e,
seduti alla porta del tempio,
accettare l'elemosina di chi lavora con gioia.
Poiché se cuocete il pane con indifferenza,
voi cuocete un pane amaro,
che non potrà sfamare l'uomo del tutto.
E se spremete l'uva controvoglia,
la vostra riluttanza distillerà veleno nel vino.
E anche se cantate come angeli,
ma non amate il canto,
renderete l'uomo sordo alle voci del giorno e della notte.

Da "Il Profeta" di Kahlil Gibran


lavorof

 
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view post Posted on 1/5/2014, 07:19
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view post Posted on 1/5/2014, 11:13
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BUON PRIMO MAGGIO

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